Autocertificazioni e Dichiarazioni Sostitutive di Notorietà
Ultima modifica 24 marzo 2021
Cos'è
Dal 2012 entrano in vigore le nuove norme che vietano di emettere Certificati da produrre alle Pubbliche Amministrazioni e ai Privati gestori di pubblico servizio. Gli stessi dovranno accettare le autocertificazioni dei Cittadini o richiedere direttamente agli Enti interessati i dati necessari.
I Comuni sono comunque tenuti a rilasciare Certificati ai Cittadini che ne fanno richiesta, gli stessi potranno essere utilizati solo tra privati e i certificati dovranno riportare, a pena di nullità, la seguente frase: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi".
Modalità per i cittadini
L'autocertificazione è una dichiarazione, sottoscritta dall'interessato, che sostituisce i certificati o gli atti di notorietà.
L'autocertificazione è gratuita (ad eccezione delle dichiarazioni sostitutive di notorietà con l'autentica della firma da parte del Pubblico Ufficiale) e gli Enti pubblici, così come le società concessionarie di pubblico servizio, hanno l'obbligo di accettarla.
Per l'autocertificazione e Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà è possibile usare i modelli di autocertificazione on line
La dichiarazione deve vertere su stati, fatti o qualità personali a diretta conoscenza del dichiarante.
I cittadini extracomunitari possono usare l'autocertificazione solo se:
-
sono legalmente residenti in Italia;
-
la dichiarazione contiene dati la cui veridicità può essere accertata da soggetti pubblici o privati italiani.
Descrizione:
sono comprovati, con dichiarazioni sottoscritte dall’interessato e prodotte in sostituzione delle normali certificazioni, i seguenti stati, qualità personali e fatti:
- nascita
- residenza
- cittadinanza
- godimento dei diritti civili e politici
- stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero
- stato di famiglia
- esistenza in vita
- nascita del figlio, morte del coniuge, del genitore, del figlio, ecc.
- tutti i dati contenuti nei registri di stato civile ( ad esempio la maternità, la paternità, la separazione o comunione dei beni)
- iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni ( ad esempio l’iscrizione alla Camera di Commercio)
- l’appartenenza a ordini professionali
- titolo di studio, esami sostenuti, ecc.
- qualifica professionale posseduta
- titolo di specializzazione, di abilitazione, di formazione, di aggiornamento e di qualificazione tecnica posseduti
- reddito, situazione economica, assolvimento di obblighi contributivi
- possesso e numero di codice fiscale, di partita IVA e tutti i dati contenuti nell’anagrafe tributaria
- stato di disoccupazione
- qualità di pensionato e categoria di pensione
- qualità di studente
- qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, di curatore e simili
- iscrizioni presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo
- tutte le situazioni relative all’adempimento degli obblighi militari, comprese quelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio
- non aver riportato condanne penali, non avere procedimenti penali in corso e di non essere sottoposto a misure di sicurezza e prevenzione
- non trovarsi in stato di liquidazione e fallimento e non aver presentato domanda di concordato
- vivere a carico di qualcuno
Documentazione